Autore
| SILVANA GIORDANO nasce ad Agrigento nel 1964 e si trasferisce a Torino sino agli anni ‘80. Respira già dai suoi familiari ,l’arte che ha modo poi di approfondire con un’insegnante a 12 anni. Da qui parte la sua continua ricerca verso nuove tecniche,uso di variegati supporti e stili, passando dalla creazione di gioielli alla ceramica o alla pittura su seta ,sino al giungere all’arte digitale ed è presente in numerose mostre. Ma ancor prima di scoprirsi Bildmacherin (creatrice d’immagini) è in contatto con stilisti prestigiosi del panorama italiano della moda che ancor oggi lasciano trapelare nel suo stile ricercatezza di bellezza e armonia ed effetti glamour delle sue immagini femminili. Oggi vive ed opera a Certaldo (Firenze)dove si è occupata di stare in stretto contatto con artisti attraverso l’organizzazione di eventi legati all’arte e al suo mercato. Attratta da tutto ciò che si ricollega alla bellezza e al gusto raffinato oggi riesce ad aver maturato attraverso le sue molteplici esperienze un lessico figurativo che fonde la pittura,la fotografia e il computer in una danza creativa che intreccia più elementi come in un collage che suscita emozione e risveglia intime essenze legate alla sfera dei sentimenti. Le sue opere evocano storie sempre diverse e che sono narrate con espressività onirica e plastica profondità, nella sovrapposizione di più immagini all’interno della stessa composizione. Sulla superficie affiorano con il decòr di arazzi, fotografie di donne misteriose e sensuali ,che nel loro sobrio eros sussurrano tra ombre e luci, come i loro temperamenti,rispecchiandone i mutamenti nei chiaro-scuri che bagnano e scorrono sulla loro pelle come pagine di un diario segreto. In questo viaggio interiore al femminile, sembrano donne e talvolta uomini sospesi in atmosfere magiche, di memorie, ,nostalgie e evanescenze dove lo sfondo può essere un paesaggio o un oggetto ottenendo effetti eterei che si prolungano in spazi infiniti. Atmosfere silenziose avvolgono e coinvolgono lo spettatore concedendo riflessioni in un mix alchemico di sentimenti intimistici i cui personaggi come “ghost”vivono e pulsano ancora di vita grazie alla loro anima che trasuda di passione e sensualità . Francesca Mezzatesta (storico e critico d’arte e spettacolo)
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