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Danilo Mililli : chi è?
Un artigiano della fotografia. Un gran pigro e un gran “bugiardo non per niente la mia fotografia più concettuale va sotto il nome di naturalchemente o natura che mente o natural che mente.
Ho iniziato a fotografare quando “rubai” (presi in prestito senza dirglielo) una macchina fotografia a una mia ex ragazza. Avevo 23 anni. Ma non per questo lei mi lasciò. All’epoca non avevo i soldi per acquistarne una. Poi più in là quando cominciai a guadagnare comprai la mia prima reflex una zenit russa che quando si ruppe smontai pezzetto per pezzetto. Ne conservo gelosamente solo il pentaprisma.
Il soggetto che mi piace di più fotografare
Foglie, foglie, foglie in modo quasi maniacale; compaiono in moltissime mie fotografie e immagini ricavate con lo scanner. Ma anche gli oggetti poveri che trovo per strada. Anche gli edifici moderni mi affascinano con le loro geometrie da cui ho tratto un bel lavoro intitolato “strutture geometriche”.
Non ho fatto nessun corso di fotografia. Quello che ho imparato l’ho imparato leggendo testi tecnici di fotografi. Dall’abc: cosa sono un diaframma e un otturatore, fino a come comporre gli elementi di un’immagine. E’ servito moltissimo: non ho bisogno di fare esperimenti, come dicono tanti sui siti, so che qualcuno lo ha già fatto prima, anche 150 anni prima.
Tre grandi fotografi mi piacciono in particolar modo: Man Ray per la sua geniale creatività, Weston per il bn che ha espresso e Robert Doisneau per le più belle fotografie di street mai realizzate. E poi Robert Mapplethorpe, per i suoi nudi e ultimamente Willy Ronin.
Ho iniziato, come dicevo, con una Zenit russa con un indecente zoom a vite. Poi sono passato a Pentax con la p30 e poi alla prima reflex autofocus la zp1 all’epoca l’ammiraglia della Pentax.
Nel frattempo acquistai la prima reflex Nikon analogica. E da li il passo è breve acquistai la prima reflex digitale la d70 naturalmente Nikon. Dopo tre anni, mi pare, sono passato alla d200 che mi ha dato belle soddisfazioni. Ma la d70 e la 200 non sono full frame quindi altro passaggio ed eccomi da pochi mesi usare la Nikon D700: un altro mondo veramente.
Gli obiettivi che uso: un 35-70 un 24-50 un 10-20 un 70-200 naturalmente o nikon originali o sigma.
Quali sono i miei progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Uno che sarà lunghissimo su una strada del centro storico e suoi artigiani comprenderà fotografia, video e scrittura.
Sto portando avanti un lungo progetto sugli edifici moderni in particolare quelli espressi dall’architettura razionalista degli anni venti-trenta, molto interessanti per la loro essenzialità e struttura.
E continuo ad utilizzare lo scanner che ritengo un ottimo strumento per dare vita ad immagini molto creative.
Ho un blog personale sulla Fotografia senza fotografare a questo link http://naturalchementefotografia.blogspot.com
Ho pubblicato alcuni articoli e biografie di grandi fotografi su vari siti e portali di fotografia
Con mia moglie Renata Comandini ho tenuto per 5 puntate una rubrica: “sinergie tra arti figurative” sempre su siti di fotografia.
Ho già esposto sia in mostre personali che collettive.
La prima volta presso la Chiesa Nuova a Roma per conto dell’ attuale parroco Vladimiro per i 500 anni della chiesa
La secondo abbinata a dei concerti dei Mandila un gruppo di musica greca.
La terza una collettiva a tre con una pittrice e una scultrice al centro sociale la Maggiolina sempre a Roma.
La quarta una individuale intitolata “Foglie” presso la galleria di Officine Fotografiche di Roma
Poi grazie al sito Micromosso ho partecipato a Fotografi nel web e alla mostra tenutasi a Serravezza nella scuderia medicea.
Grazie sempre a Micromosso ho partecipato a giugno 2011 a Riomagno alla kermesse fotografica organizzata da Libero Musetti. Sempre a giugno ma 10 giorni prima alla mostra sull’Italia alla università di Torvergata “Buon compleanno Italia”.
Non ho mai avuto riconoscimenti in concorsi e nemmeno mi interessa averne.
Fotografo Il più possibile, lavoro permettendo. Fotografo generalmente la domenica o il sabato pomeriggio. Cerco itinerari da visitare per trarre le migliori foto possibili. Oppure seguo nei concerti La Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio di cui sono socio (l’unico che non suona) e loro personale fotografo ufficiale. Oppure sfrutto lo scanner per creare immagini.
Ai giovani e ai principianti che si addentrano per la prima volta nel mondo della fotografia consiglio di compare libri tecnici per vedere come funziona una reflex così capiranno cosa succede tra tempo e diaframma e focale. Studiare, studiare e apprendere il più possibile. Mettere prima la tecnica e poi la creatività nella loro crescita fotografica e mai considerarsi arrivati, arriverà sempre qualcuno più preparato e bravo di te.
Un ringraziamento particolare a mia moglie Renata che mi aiuta e mi sprona tantissimo nel mio girovagare nella fotografia. Vi racconto il primo nostro appuntamento fotografico. le detti il primo appuntamento al camposanto degli inglesi a Roma dietro la piramide Cestia nel quartiere Testaccio.
Luogo molto particolare per fare la prima escursione fotografica insieme. Ma essendo anche lei una altra appassionata di fotografia le ho fatto conoscere un posto meraviglioso per fotografare dove ogni tanto si torna molto volentieri.


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