IL MONDO CON UN OCCHIO SOLO
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Non sono un professionista, anche se la fotografia è spesso uno degli strumenti utilizzati per il mio lavoro. Fotografo da quando avevo otto anni: tutta colpa di mio padre che fotografava con una Zaiss Ikon Contessa L a soffietto e di una zia che mi regalò una Comet-Bencini per la mia prima comunione.
Ho posseduto una Yashika D (biottica 6x6/126), una Canon FT-QL con 35, 50 e 135 mm, una Canon A1. Da studente avevo allestito uno studio fotografico, con strumentazione in molti casi autocostruita, in un appartamento affittato con un compagno d'università completo di una camera oscura molto attrezzata. La nostra tesi di laurea costo un quinto di quella di altri colleghi, visto che riproduzioni, ingrandimenti ed elaborazioni in fotomeccanica le facevo io.
Vorrei passare la mia vita sempre in giro per il mondo, mescolandomi alle persone, guardando, sbirciando, curiosando, documentando, carpendo il colpo di fortuna in uno scatto.
I miei modelli sono Cartier-Bresson e tutti i fotografi della mitica Agenzia Magnum, Gianni Berengo Gardin, Helmut Newton, Kishin Shinoyama, Bill Brandt, Lucien Clergue. Un discorso a parte riguarda David Hockney, fotografo e pittore che la critica inserisce nella corrente della Pop Art, che fotografa mosaicando i suoi soggetti.
Ho fotografato per oltre vent'anni con pellicole fotografiche e circa da 9 anni fotografo in digitale. Attualmente la foto su pellicola, prevalentemente scattata con un Canon Rebel X, la uso quando fotografo sul modello di quelle di David Hockney.

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